Le stanze delle streghe

Lungo il corridoio del percorso espositivo, che richiama gli asfittici e terrorizzanti ambienti del film Suspiria di Dario Argento, come all’interno del palco di un teatro, si aprono dieci stanze, ciascuna delle quali mette in scena un diverso aspetto della vita della strega.

Un suggestivo elemento sonoro accompagna il visitatore lungo tutto il tragitto. Voci, sussurri e grida strazianti, evocano antichi rituali e, attraverso le parole di Magdalena Barile, nota drammaturga, danno voce alle streghe stesse, che raccontano le proprie storie, dalla prima vocazione, sino alla piena realizzazione di sé, grazie all’uso della magia.

Alla fine della visita, giunti nella stanza finale, dopo aver acquisito consapevolezza della vera natura delle streghe e aver scoperto, attraverso di loro, la propria vocazione “per il mestiere”, benefica o malefica che sia, i visitatori saranno pronti a scrivere il loro scongiuro personale nel grande libro delle ombre.

59_Jean Veber_Streghe moderne_litografia a colori_Collezione Invernizzi

Le dieci stanze Maleficarum

Prima Sala

Le madri delle streghe: miti e modelli nell’antichità

Le streghe non sono invenzione del tempo moderno: esse vivono con gli uomini fino dall’antichità più remota. Una selezione di immagini dal mondo classico, dà voce alla donna sapiente del tempo antico, modello delle streghe attuali. La voce dell’antichità narra i propri rituali, e profetizza il futuro, disegnando una tradizione di antiche madri, che evocano quelle dei tempi seguenti. 

Seconda Sala

La vocazione della strega

La stanza è incentrata sul come e sul perché si diventa strega. Per sfuggire alle botte di un marito manesco, per insoddisfazione di sé, per voluttà erotiche, per odio ai propri nemici, perché attratte dalla luna o dalla potenza delle piante. La voce della strega definisce sé stessa, trovando la via per sfuggire alla propria condizione di infelicità acquisendo un potere.

Terza Sala

I rituali delle streghe

Le streghe usano la natura per affermare il proprio potere, sanno ricavare dalle erbe strumenti per la propria affermazione, per il dominio sul mondo. Il racconto si incentra sul rituale dell’evocazione di forze al di fuori del mondo degli umani. La parola diventa strumento di azione sul mondo, per manipolarlo e cambiarlo. 

Quarta Sala

La strega di fronte al mondo

La stanza è dedicata al tema di come e quanto il mondo cerchi la strega, che pure viene sempre denigrata e attaccata in pubblico. I principi, i ricchi, cercano il sostegno della donna di sapienza, segretamente si rivolgono a lei per leggere il futuro o per cercare o mantenere il proprio fasto. La strega racconta la visione, ironica, del suo potere nell’immaginazione umana.

Quinta Sala

Il potere delle streghe

La strega, con gesti e parole, incantesimi e riti, può dominare il mondo, esercitare il dominio della propria volontà. Il racconto si incentra sulla prima volta che la strega esercita il rituale e vede la manifestazione del suo potere nella vita altrui, esercitando un’azione di manipolazione del reale. La strega dichiara il suo potere sul reale: afferma, ridendo, che tutto può trasformare, sotto il suo volere.

Sesta Sala

I Capricci delle Streghe

Le streghe sono figure dell’immaginazione accesa: esse mutano il corso della loro azione, anche a loro danno, portate dal vento del desiderio. A partire dalle immagini oscure dei Capricci di Goya, una descrizione della strega come fanatica del gioco dei destini, creatura della bizzarria e della mutazione, tenendo come modello il paradigma classico di Maga Magò ne La spada nella roccia, che afferma che la cosa che più ama è il gioco, il caso, appunto il capriccio. 

Settima Sala

Le streghe perseguitate

La strega racconta la propria paura di essere scoperta, torturata, costretta a rivelare i propri segreti e quelli delle consorelle della notte. Il giudice, il prete, il signore del borgo, l’umanista ossessionato dalle presenze oscure, il monarca timoroso delle streghe, sono altrettante figure della sua persecuzione.

Ottava Sala

La sala del Genius Loci: la Matta Tapina 

La stanza dà voce alla Matta Tapina, la strega del bosco di Monza, che agiva i suoi incantesimi, e veniva ricercata dai cittadini per magico soccorso, proprio dove ora sorge il parco della Villa Reale di Monza. La Matta Tapina racconta la sua visione del mondo, le persone che sfidano la paura del bosco per cercare il suo aiuto, la persecuzione del potere.

Nona Sala

Il Sabba

Il Sabba è il momento magico della strega, la sua affermazione, la condivisione del potere con la sua comunità. La strega racconta l’eccitazione prima di partire dalla propria misera vita, per il luogo del desiderio e l’arrivo al luogo della celebrazione, nell’incontro con il nero signore e con le sue legioni di creature della notte.

La sezione vietata di Gloria Pizzilli

La mostra Stregherie si completa con una sezione separata che racchiude sei illustrazioni originali inedite di Gloria Pizzilli, artista italiana di fama internazionale, già pubblicata dalle maggiori testate del mondo, tra cui The New Yorker, The New York Times, Scientific American, The Boston Globe, GQ Usa. 

 

Con uno stile tra il burlesque francese e le donne di Klimt, le streghe di Gloria sono terrificanti, nude e bellissime, con curve che sembrano abbracci, ma con una atrocità talmente palpabile e aggressiva da aver richiesto una sezione chiusa per non urtare la sensibilità dei visitatori meno preparati.

Le opere inedite di Gloria Pizzilli saranno pubblicate su un piccolo volume edito da Vertigo Syndrome e in 6 stampe d’arte firmate vendute in edizione limitata esclusivamente nel bookshop della mostra.

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La mostra Stregherie è adatta ai bambini?

Schifide pozioni e manici di scopa

Vertigo Syndrome, società produttrice della mostra, ha sempre un occhio di riguardo per le famiglie che visiteranno la mostra, di modo che nessuno debba mai annoiarsi.

I visitatori più piccoli saranno coinvolti in giochi e avventure all’interno del percorso espositivo al termine dei quali riceveranno in omaggio un premio “stregato” e avranno a loro disposizione un piccolo antro della strega dove preparare amuleti e pozioni magiche con ragni, serpenti e altro materiale misterioso.

Per tutte le scuole di ogni ordine e grado sono pensate delle visite guidate alla mostra e dei laboratori didattici da svolgersi nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato.

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